Miei cari amici
Roberto Zuccaro
25 anni passano in un lampo, soprattutto quando fai qualcosa che ami. Sono stati anni intensi, pieni di sfide, di soddisfazioni. Soprattutto, sono stati anni molto appassionanti.
Vorrei festeggiare questo momento con tutti voi, amici di una vita, partner, clienti, fornitori e collaboratori, cercando le parole giuste per esprimere tutta la mia stima e la mia gratitudine nei vostri confronti per aver contribuito a rendere possibile quest’impresa.
Dentro, mi sento ancora lo stesso ragazzo appassionato di elettronica e di tecnologia che ero venticinque anni fa.
All’epoca Connection era solo un sogno, un’idea, un piccolo gruppo di persone che volevano crearsi una propria identità professionale e meritarsi il proprio posto nel mondo. Ci nutrivamo dell’aspirazione di superare i nostri limiti.
Non sapevamo se ce l’avremmo fatta o meno, ma sapevamo che dovevamo provarci.
Ero consapevole dei rischi del mestiere, ma la fiducia nei nostri mezzi e la voglia di farcela erano di gran lunga più forti della paura.
Dopotutto, fallire è brutto, ma non provarci è peggio.
Sapevo che non era sufficiente avere delle buone idee, bisognava trovare il modo per realizzarle, per metterle in pratica nel mondo reale. Ho sempre desiderato un business che avesse la capacità di essere efficace, di rendere operative le idee e di crearne sempre di nuove attraverso un sistema strutturato.
Concretezza, ma anche passione. Il risultato economico è una molla importantissima che ci spinge a migliorare, ma allo stesso tempo siamo consapevoli, nel nostro cuore, che non può essere la sola motivazione. Tutti abbiamo bisogno di una direzione nella vita, di un obiettivo che porti entusiasmo nel quotidiano.
Una spinta emotiva, qualcosa che alimenti giorno dopo giorno la nostra energia. Una visione e la forza di portarla avanti. Connection era la mia visione e le persone erano la mia forza. E lo sono ancora.
Mi piace pensare a Connection come a qualcosa che vada oltre la dimensione professionale. Connection è una famiglia. Un insieme di persone che ogni giorno si impegnano, si aiutano e lavorano fianco a fianco, per costruire un futuro migliore per sé stessi e per gli altri.
L’intelligenza emotiva è alla base della capacità di lavorare con gli altri. Quando penso a un cliente o a un fornitore, mi chiedo: Di cosa ha bisogno? Come posso essere veramente utile per soddisfare le sue esigenze? Ciò che offro, ha un valore aggiunto che può fare la differenza? Cercare risposte oneste a domande come queste, significa fare un passo verso gli altri, ampliare il proprio punto di vista. Comprendere quali siano le cose importanti e i valori che muovono le persone e le aziende è indispensabile, perché solo quando un cliente è veramente soddisfatto lo siamo anche noi.
A volte, ci si riferisce alle persone che lavorano in azienda come a dipendenti, ma non è una definizione che amo, mi piace chiamarli collaboratori.
Ritengo, a essere sincero, che il mio più grande successo professionale sia quello di aver messo insieme una squadra meravigliosa. Ci sono uomini e donne che sono con noi da tanto tempo e altri che sono arrivati da poco, dimostrando anche loro un grande attaccamento. Insieme siamo cresciuti come persone e come professionisti. Se è vero che alcune persone si distinguono per la loro eccezionalità, è altrettanto vero che la mia squadra è da annoverare tra queste.
Non esistono parole che possano esprimere la misura della mia gratitudine per la responsabilità, l’attaccamento, la comprensione e la vicinanza che mi hanno dimostrato in questi anni.
Spero siano orgogliosi di lavorare in Connection quanto io lo sono di lavorare con loro, perché è grazie al loro impegno e al loro talento che oggi possiamo affrontare il mercato a testa alta e confrontarci senza timore reverenziale anche con le società più blasonate.
Elogiando questo risultato, penso molto più al futuro di Connection piuttosto che al suo passato.
Nei prossimi dieci anni il nostro mercato si evolverà più rapidamente che mai e oggi la cosa più importante è decidere quale direzione prenderà il nostro percorso.
Il ritmo vertiginoso dei cambiamenti tecnologici ci riempie di ottimismo, non di paura, perché investire nell’innovazione fa parte della nostra natura.
La tecnologia è il linguaggio del nostro tempo. Padroneggiarla è un modo per esprimerci, per avere voce e argomenti rilevanti.
Stiamo tenendo d’occhio i grandi cambiamenti globali, dall’intelligenza artificiale alle energie rinnovabili, privilegiando obiettivi a lungo termine, piuttosto che soluzioni mediocri o di breve respiro.
E mentre il modo in cui interagiamo con le macchine e i sistemi cambia rapidamente, di pari passo si evolve la componentistica elettrica ed elettronica. La tendenza alla miniaturizzazione dei componenti per noi è un’altra possibilità per fare la differenza.
Stiamo sviluppando e progettando processi che possano integrarsi in sistemi e reti sempre più intelligenti, che rispondano a una varietà di funzioni molto più ampia e ci aspettiamo di lavorare anche con clienti provenienti da una varietà di settori diversi rispetto al passato.
In futuro, continueremo a coltivare molte delle caratteristiche più distintive di Connection.
La capacità di personalizzare un progetto è sempre stato uno dei nostri punti di forza e ci aspettiamo che questa qualità diventi sempre più rilevante sul mercato. Che io ricordi, in Connection non sono mai esistiti due progetti uguali e sempre più spesso avremo a che fare con sfide ed esigenze uniche e particolari.
Allo stesso tempo, continueremo a contribuire ad un futuro più sostenibile. Faremo la nostra parte ottimizzando i consumi energetici e riducendo l’impronta di carbonio dei processi industriali. Per noi, sostenibilità significa produrre per tramandare.
Con processi sani, con ragionevolezza, attingendo al know-how della tradizione per creare innovazione.
La nostra ambizione più grande è radicare sempre più saldamente l’innovazione nella nostra organizzazione, farla prosperare nelle strutture e nei comportamenti.
Perché l’innovazione non è qualcosa che capita per caso.
Un macchinario tecnologicamente avanzato può sempre essere acquistato, ma la cultura dell’innovazione deve essere costruita mattone dopo mattone.
Se oggi dovessi esprimere un desiderio, soffiando venticinque candeline, vorrei che nessuno di noi perdesse mai la curiosità, lo spirito di collaborazione e l’energia che ci ha permesso di arrivare fin qui. Ho sempre pensato che tra i processi, le tecnologie e le operazioni di un’azienda, lì, da qualche parte, ci sia qualcosa di più affascinante.
È qualcosa di sottile, intangibile, una sorta di energia collettiva che irradia il nostro lavoro.
Che aggiunge valore a ciò che facciamo e che alimenta il piacere di fare questo percorso insieme.
È una vita che studio, lavoro e investo sull’energia nelle sue varie forme. Dal punto di vista tecnico e tecnologico, per me e la mia squadra, quel tipo di energia non ha segreti.
Eppure, da un punto di vista più ampio, pensando all’energia che anima le persone, il concetto diventa più sfuggente e ancora più affascinante.
La scienza ha dimostrato che l’energia è ovunque intorno a noi, nascosta proprio davanti ai nostri occhi. Anche se non possiamo sempre percepirla con i nostri sensi, ha un profondo impatto sulle nostre storie e sul nostro modo di vivere.
Anche l’energia del luogo di lavoro e quella delle persone con cui lavoriamo è contagiosa.
Può farci sentire al sicuro, felici, motivati.
A volte succede senza che ce ne accorgiamo, e allo stesso modo potremmo essere inconsapevoli dell’effetto che la nostra energia ha sugli altri.
In occasione del venticinquesimo anniversario di Connection, ho deciso di affrontare un progetto speciale, che dà il nome a questa pubblicazione. Energia 25 esplora il rapporto tra l’Uomo e l’Energia. Dove troviamo l’energia per realizzare i nostri progetti? Come la trasferiamo ad altre persone? E che aspetto ha?
Ho coinvolto 25 persone che in questi anni sono state determinanti nel trasmettere a me e a Connection tutta l’energia necessaria per raggiungere questo traguardo.
Mi affascina l’idea che le loro storie, esperienze e visioni possano trovare una rappresentazione artistica, affinché la stessa energia che ha alimentato il nostro successo possa essere condivisa con tutti voi.