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Prezzo dell’elettricità in Italia e in Europa: Costo kWh

Nonostante l’esistenza del libero mercato dell’energia elettrica, il prezzo dell’elettricità non è uguale in ogni paese. Vediamo a quanto ammontano i costi della corrente elettrica nei paesi europei e quali sono i fattori che ne influenzano il prezzo finale.


Il mercato dell’energia elettrica in Italia e in Europa

Il mercato dell’energia elettrica è oramai stato liberalizzato in tutta Europa. A oggi questo libero mercato funziona all’incirca allo stesso modo in ogni paese europeo, sebbene siano presenti comunque delle piccole differenze che vanno a determinare il prezzo del servizio finale. La prima differenza è la materia prima utilizzata come fonte energetica e il modo con cui si ottiene l’elettricità, in Italia la corrente elettrica si ottiene principalmente dal gas naturale. Il costo finale che ci ritroviamo nella bolletta risulta essere alto nel nostro paese perché bisogna prendere in considerazione anche le altre voci che vanno a formare l’importo finale della bolletta cioè i costi di trasporto, gestione del contatore, Iva e accise. Tutti questi valori possono variare molto tra un paese e un altro. Nel caso dell’esempio sopra citato, il confronto tra Italia e Francia, sono proprio i valori di tassazione più elevati che provocano un costo maggiore dell’elettricità nel nostro paese rispetto.

I prezzi dell’elettricità in Italia

Nel corso degli ultimi cinque anni il costo dell’energia elettrica nel nostro paese è salito di oltre il 23%, si tratta di un valore molto più alto rispetto alla media europea che si aggira sui 0,148 € kWh. Secondo la CGIA di Mestre (Associazione Artigiani Piccole Medie Imprese), l’Italia è la nazione europea in cui i costi per la fornitura di energia elettrica a piccole e medie imprese sono maggiori: 155,6€ ogni 1.000 kWh Iva esclusa, un valore che supera di gran lunga la media degli altri paesi europei (oltre il 27% in più). Questo si ripercuote anche sulla competitività delle imprese nostrane sul mercato estero, oltre che a gravare notevolmente sui bilanci aziendali.

Gli altri fattori che condizionano l’importo della bolletta elettrica

Come anticipato, a determinare il prezzo della bolletta dell’elettricità in Italia non è solo il costo della materia prima, bisogna aggiungere anche le spese di trasporto e della gestione del contatore, gli oneri di sistema e le imposte (Iva e accise). Il prezzo dell’energia elettrica varia a seconda del fornitore, del piano tariffario e del contratto sottoscritto. Secondo i dati forniti dall’Autorità dell’Energia e del Gas relativi al prezzo dell’elettricità nel corso del terzo trimestre del 2017, possiamo affermare che la quota dell’energia rappresenta circa il 48,4% dell’importo totale della bolletta, il trasporto e la gestione del contatore incidono per il 20,1%, gli oneri di sistema per il 18,4% e le imposte per 13,1%. Sotto la voce relativa alla quota dell’energia non è incluso solo il prezzo della materia prima, bensì anche quelle di di gestione del flusso di energia volto a un equilibrio di tutto il sistema elettrico e dei servizi ausiliari, di commercializzazione e di vendita. Ecco perché in alcuni paesi pur costando meno la materia prima il costo finale dell’elettricità risulta più altro rispetto ad altri.

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