Il mio rapporto con Connection è paragonabile a un fidanzamento che diventa un matrimonio felice. C’è stato il tempo del conoscersi, quando lavoravo solo il Venerdì e il Sabato. Il tempo dello stare insieme, con alti e bassi come in tutte le coppie. Il periodo di crisi, quando volevo lasciare l’azienda. Ma poi le cose cambiano e ho capito che qui potevo trascorrere ancora tanti anni felici.
Quando Connection è nata, ero un ragazzino con un motorino che studiava elettronica.
A scuola andavo piuttosto bene, ma non ero il classico secchione. Tutti mi volevano bene perché ho sempre valorizzato e considerato il lavoro di squadra come una grande risorsa. Sognavo di diventare qualcuno.
Visto il contesto in cui verranno lette le mie parole, sembra fatto apposta, ma chi ispira la mia crescita professionale è proprio Roberto.
Condivido la sua visione e ammiro le sue capacità nel raggiungere ciò che desidera. In lui vedo un esempio da seguire. Voglio crescere ancora e diventare quel qualcuno che sognavo 25 anni fa. Un matrimonio e due bambini sono le mie sfide principali e le sto affrontando con mia moglie. La bambina ha stravolto il mio modo di vedere il mondo e il lavoro. Se prima lavoravo e basta, grazie a lei ho imparato a valorizzare il tempo, a dare la giusta importanza alle cose e ad affrontare i problemi con più maturità. La sfida lavorativa più grande è stata arrivare dove sono adesso, responsabile tecnico e membro del consiglio di amministrazione. Mi sono battuto con chi non riconosceva le mie capacità e alla fine ho provato una soddisfazione immensa.
Il mare è il luogo che mi fa stare bene e mi trasmette serenità. Il profumo di salsedine, le onde sugli scogli. Adoro passeggiare in spiaggia, fare escursioni in barca a Burano, in particolare. È una fonte di ispirazione. Al mare ho pensato e risolto problemi di lavoro e ho chiesto la mano di mia moglie. Al mare non mi sento mai stanco, ma sempre propositivo.
I migliori consigli che ho ricevuto mi hanno spinto a studiare. Avere una base teorica e una formazione universitaria mi aiuta molto nel problem solving. Il peggior consiglio è quando mi hanno suggerito di cambiare lavoro. Per fortuna non l’ho seguito.
Luca Lorenzon