Quello con Connection è un rapporto molto intenso, sicuro, basato sulla stima e fiducia reciproca. Fin dall’inizio abbiamo avuto un ottimo feeling che ci ha accompagnato in questi 25 anni. Con Roberto siamo stati pionieri in tante cose, siamo stati solidali in molte altre e quando è stato necessario siamo intervenuti insieme dal cliente.
Ricordo oltre vent’anni fa un viaggio estenuante fino a Vienna, andata e ritorno in auto in giornata, per un problema sollevato dal cliente che alla fine… non c’era. Roberto non fece una piega, nessuna lamentela né pretesa nonostante il sacrificio. Il nostro è un rapporto basato anche su una bella amicizia nata e cresciuta in ambito professionale, che ha segnato e contraddistinto anche la mia crescita imprenditoriale. 25 anni fa ero il Direttore Generale di un’azienda, oggi concorrente della mia, grazie alla quale ho conosciuto Roberto. Io manager rampante con tanta voglia di arrivare e lui un giovane con tanta voglia di fare. A causa del Target Price imposto dal cliente finale, non siamo riusciti subito a collaborare. Poco tempo dopo, quando fondai la mia azienda, non ho avuto dubbi su chi scegliere come partner per la futura gamma di prodotti.
Nonostante siano passati cinque lustri e viviamo oggi una dimensione assai diversa, io e Roberto non siamo cambiati caratterialmente… Io, almeno, mi sento solo invecchiato! La mia crescita è stata ispirata dalla voglia di essere innovativo, di sviluppare qualcosa di nuovo e di seguire le evoluzioni e le tendenze del mercato con una certa creatività.
La sfida più grande è stata quella di partire da zero con una mia società e raggiungere i più alti vertici europei. Una seconda sfida, legata alla prima, è stata produrre componenti che fossero più ecocompatibili e affidabili rispetto a quelli presenti sul mercato. Anche questa sfida credo sia stata vinta alla fine. Io l’energia la ricevo dalla musica, musica che ho promosso e trasmesso negli anni della mia gioventù quando per ben sette anni mi sono dedicato alla radio e al mondo della comunicazione in generale.
Una musica che custodisco gelosamente: conservo 700 vinili d’epoca e appena posso me li godo a casa nel mio Hi-Fi corner con la mia consolle.
Posso portare solo tre cose su un’isola deserta? Scelgo una radio, un libro di storia e degli amici. Non si possono portare amici? Ma io non so stare da solo!
Il miglior consiglio che ho ricevuto da qualcuno, sul piano professionale, è che qualsiasi prodotto bisogna prima venderlo e poi farlo. Mai l’inverso.
Daniele Stolfo