Incontrai per la prima volta Roberto nel 2014. Ero direttore acquisti in un’importante azienda che produce condizionatori e pompe di calore. Cercavo un fornitore per la manifattura di quadri elettrici, un imprenditore di vedute aperte che approcciasse l’attività in maniera innovativa.
La prima visita in Connection mi impressionò molto: il quadro elettrico era concepito nello sviluppo di progettazione in tutte le sue fasi a monte per arrivare all’industrializzazione del prodotto e consentire agli operatori a valle di assemblare le connessioni attraverso un percorso guidato sui tablet.
Quel metodo, assolutamente innovativo, si dimostrò competitivo e di maggior qualità rispetto al prodotto realizzato dai concorrenti che operavano in maniera tradizionale. Il mio percorso professionale è cominciato nel 1987 e si è sviluppato nel corso di trentadue anni attraversando la funzione acquisti di sette multinazionali.
Le sfide del passato e quelle del presente hanno un unico comune denominatore: la gestione del cambiamento. Ne parlo nei libri Storia di un buyer del 2019 e Gli acquisti: le sfide di ieri, oggi e domani del 2023. Il 1999 fu un grande anno anche per me. Nacque Davide, il mio primo figlio. Ero pieno di energia e tanta ce ne voleva per seguire un bambino così vivace. Ebbi una promozione sul lavoro e diventai responsabile degli acquisti di due divisioni aziendali. Negli ultimi cinque anni ho aperto la mia attività di consulente aziendale e formatore per l’area procurement e supply chain.
Un cambiamento atteso da anni, che ho avuto il coraggio di intraprendere nel 2019. Roberto e altri imprenditori mi hanno dato fiducia, affidandomi la formazione professionale dell’area procurement. Sarò sempre riconoscente a queste persone. Mia madre diceva sempre che da piccolo ero un bambino bravo, ma molto impegnativo. Lei mi ha sempre spinto a credere nei miei desideri e ad avere fiducia in me stesso.
Se devo scegliere tre cose da portare su un’isola deserta sono la mia maschera da sub, un’amaca e la pila di libri che ho nell’armadio e che non trovo il tempo di leggere. Mi piace il mare della Sardegna, ma ciò che mi trasmette più energia positiva sono gli occhi delle persone che hanno fiducia in me, quando mi permettono di entrare nel profondo delle loro pupille.
Entrare davvero in sintonia con qualcuno è una bellissima esperienza.
Daniele Pezzali