La mia connessione principale con Connection è il rapporto che mi lega a Roberto. C’è un’amicizia sincera che dura da tanti anni. Per un breve periodo ho anche contribuito alla vita aziendale perché ho allenato i dipendenti dell’azienda. Alla sera, dopo lavoro, andavamo a correre per allenarci.
Così abbiamo preparato la mezza maratona a Jesolo. L’abbiamo fatta tutti insieme, ognuno con il suo passo.
È stata proprio una bella esperienza. Se ripenso a me stesso 25 anni fa, penso a un ventenne con tanta passione per la corsa, un amore nato durante il servizio militare. Correvo già da qualche anno le lunghe distanze, ma anche corse podistiche oltre ai classici 42 chilometri della maratona. In quel periodo mi ispiravo ai pionieri dell’ultramaratona, Lucio Bazzana e Antonio Mazzeo su tutti.
Le più grandi sfide che ho affrontato in questi anni sono state sicuramente la Piancavallo Indoor 12h. 102 chilometri in un percorso al coperto di 176 metri. Ma anche la 6 Jours d’Antibes, dove sono riuscito a percorrere 610 chilometri su un percorso circolare di 1 chilometro, il record del mondo di maratone su tapis roulant, 62 maratone in 62 giorni consecutivi e l’Everesting, una sfida personale che prevede di percorrere un tratto di strada in salita tante volte quante a raggiungere l’altitudine dell’Everest (8.848 m s.l.m.).
La montagna e i boschi sono il mio habitat naturale, il posto che più amo e dove vado quando sento il bisogno di ricaricarmi. Tre cose alle quali non potrei rinunciare su un’isola deserta sono un paio di scarpe da running, un libro e il mio dolce preferito, il tiramisù. I
l consiglio più saggio che abbia mai ricevuto è che il passato non lo puoi cambiare, il futuro non lo puoi prevedere, l’unico tempo che puoi vivere è oggi.
Daniele Cescone